Riqualificazione energetica della sede universitaria di Napoli Est della Federico II

Lo studio di fattibilità esamina la possibilità di incrementare l’efficienza energetica degli edifici che compongono il nuovo complesso universitario Napoli Est a San Giovanni a Teduccio, attualmente in fase di realizzazione.
La diagnosi energetica, effettuata sulla base del progetto esecutivo, prende in esame il sistema involucro, verificandone le prestazioni ed esaminandone in dettaglio tutte le componenti dal punto di vista delle proprietà termo-igrometriche.

I quattro edifici, L1,L2,L3,C presentano criteri di progettazione analoghi e soluzioni tecniche ricorrenti per le diversi componenti dell'involucro. I blocchi L1, L2, C, destinati alle attività didattiche ordinarie (aule, laboratori, uffici) si sviluppano su 4 livelli fuori terra (livello t,1,2,3) e sono collegati tra loro, a quota -4-45, dall'autorimessa che occupa l'intero comparto e si estende oltre il perimetro dei singoli edifici. Le strutture sono costituite da telai con pilastri e travi prefabbricati. I solai sono costituiti da lastre tipo spiroll; in corrispondenza dei giunti e lungo il perimetro dei livelli 1, 2, 3 e copertura sono previste solette in c.a. gettate in opera, che, con funzione di cordoli, irrigidiscono le strutture lungo il perimetro degli impalcati. I nuclei scala-ascensore corrispondono ad ulteriori punti di irrigidimento. Le partizioni verticali interne sono in cartongesso, con spessori e finiture variabili in funzione delle destinazioni d'uso dei locali.

Per la formulazione delle proposte migliorative delle prestazioni dell'involucro edilizio sono stati adottati a riferimento i valori relativi alle caratteristiche termoigrometriche delle stratigrafie verificate in fase di diagnosi nella prima fase dello studio. Quasi tutte le soluzioni adottate rispettavano sostanzialmente i valori di riferimento del 2006 (D.L. 311/2006), quindi il criterio per l'individuazione delle migliorie da apportare si è basato sul conseguimento di prestazioni conformi ai valori tabellati per il 2010, e comunque capaci di fornire, in punti particolarmente e tipicamente sensibili dell'involucro edilizio, un contributo alla performance energetica dell'intero sistema involucro-impianti. Per questo motivo molte delle soluzioni adottate garantiscono valori anche molto al di sotto dei valori tabellati, ma contribuiscono, nel bilancio energetico complessivo, all'incremento del rendimento globale del sistema edificio.

Gli interventi sono evidentemente localizzati sulle pareti esterne degli edifici (intese come sistema di vuoti-pieni, e quindi chiusure opache e trasparenti), sulle coperture, sulle partizioni orizzontali a contatto con spazi non riscaldati (tipicamente, locali a livello 0 a contatto con l'autorimessa e locali posizionati al di sopra dei porticati). Fa eccezione a questo criterio generale l'intervento sui blocchi scala, che si propone di isolare non sulla parete esterna, come indicato nel progetto esecutivo, ma sulle pareti interne, a diretto contatto con gli spazi climatizzati, considerato che le zone termiche oggetto di isolamento si trovano delimitate dalle pareti interne delle scale. Tutte le proposte migliorative prevedono sostituzioni o integrazioni di materiali energeticamente più performanti rispetto a quelli attualmente previsti, senza sostanziali alterazioni degli spessori e delle scelte progettuali, trattandosi, come di intervento di riqualificazione su un edificio sostanzialmente già esistente.

Come per la fase di diagnosi, anche per le proposte migliorative gli interventi sono stati rappresentati mediante elaborati di localizzazione (planimetrie e prospetti) e schede di dettaglio relative ai singoli gruppi di interventi su chiusure opache verticali, chiusure opache orizzontali, chiusure trasparenti, secondo la catalogazione riportata nei testi normativi vigenti in materia.